Movimento per la Vita Romano

CULTURA DI MORTE E DIRITTI UMANI:

LA CONTINUITA’ DEL MAGISTERO E L’IMPEGNO DEI LAICI

di Olimpia Tarzia

La recente dipartita del Papa emerito Benedetto XVI ha suscitato nel mondo intero una commossa partecipazione. Il suo pontificato ha segnato fortemente il cammino spirituale, sociale e culturale del popolo della vita. A lui si deve il richiamo ai principi non negoziabili: diritti naturali, insopprimibili e indisponibili, come il diritto alla vita, alla libertà di pensiero e religiosa, alla libertà di educazione, ad un’economia al servizio della persona e del bene comune, alla giustizia sociale, alla libertà da ogni forma di schiavitù, alla solidarietà e alla sussidiarietà. Sono diritti inscritti nella natura stessa dell’uomo e per questo nessuna maggioranza li può intaccare o mutare poiché il loro peso assoluto deriva dal fatto che non sono, per l’appunto, il frutto di un’antecedente negoziazione: la loro alienazione comporta il crollo dell’intera impalcatura valoriale, con ricadute sull’intero corpo sociale. L’espressione ‘principi non negoziabili’ è stata utilizzata da Papa Benedetto XVI, per la prima volta, nel noto discorso ai Partecipanti al Convegno del Partito Popolare Europeo del 2006, se pure è un concetto già largamente utilizzato da tempo nella dottrina della Chiesa Cattolica. Il suo predecessore, San Giovanni Paolo II, pur non avendo mai utilizzato tale espressione, ha tuttavia dedicato nel suo pontificato grandissimo spazio al tema dei principi non negoziabili, dichiarandoli universali e non opinabili, richiamando i politici al compito di farli rispettare e promuovere....

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